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La Tunisia non si visita: si attraversa

Un viaggio lento tra deserti, città e memorie, scritto da chi non guarda la Tunisia come un turista, ma come chi ci ha vissuto, amato e forse perduto.

C’è un punto, tra il vento di Kelibia e la polvere di Sfax, dove l’Italia finisce e la Tunisia comincia. Ma non è una linea sulla mappa: è una crepa nella memoria, un riflesso sul mare.
Lost in Tunisia nasce da lì — da un ritorno continuo, da un dialogo con un Paese che non smette mai di cambiare eppure resta sempre lo stesso.
Non troverai guide turistiche, consigli pratici o itinerari facili. Troverai storie, fotografie, voci. Troverai la verità spigolosa, ironica e tenera di un luogo che sa essere tutto e il contrario di tutto.
Ogni articolo è un frammento di realtà vissuta, ogni foto un ricordo che non vuole sbiadire.
Scrivo di Tunisia come si scrive di una vecchia amica: con rispetto, nostalgia e un po’ di rabbia. Perché la Tunisia non si racconta per promuoverla — si racconta per capirla.

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