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Tunisia, l’oro verde tra le mani: l’olio tunisino e i nuovi prezzi della campagna 2025

  • Immagine del redattore: Max RAMPONI
    Max RAMPONI
  • 30 ott
  • Tempo di lettura: 3 min
OLIO DI OLIVA TUNISINO CAMPAGNA 2025

La Tunisia non produce olio. Lo coltiva come un carattere nazionale. Lo raccoglie tra la polvere e il vento, lo carica su camion arrugginiti e lo trasforma in oro verde che profuma di sole e terra. Ogni goccia è un pezzo di storia, di resistenza, di pazienza millenaria. E quest’anno, con la nuova campagna olearia 2024/2025, quell’oro ha un valore preciso, fatto di numeri e di scosse di mercato che non risparmiano nemmeno gli uliveti del Maghreb.


Dopo due stagioni di siccità e raccolti ridotti, la Tunisia si prepara a una produzione record. Si parla di oltre quattrocentomila tonnellate d’olio, un trionfo agricolo che però ha un prezzo amaro: quello della caduta dei prezzi. L’olio tunisino, esportato in tutto il mondo, oscilla oggi tra 9 e 18 dinari al chilo, a seconda della categoria e della qualità. L’olio biologico si mantiene su una media di 13-18 dinari al chilo, mentre al consumo interno il prezzo per litro varia tra 18 e 22 dinari. Numeri che fotografano un paradosso: più la Tunisia produce, meno guadagna. È la legge del mercato globale, quella che premia il volume ma punisce il valore.


Il prezzo medio all’esportazione, che un anno fa sfiorava i 26 dinari, è sceso di quasi la metà, attestandosi intorno ai 13 dinari al chilo. L’olio tunisino resta comunque tra i più richiesti al mondo, secondo soltanto a quello spagnolo in termini di quantità esportata. Ma gran parte di quell’olio lascia il Paese in forma sfusa, finendo imbottigliato e rivenduto sotto etichette straniere. Così, la Tunisia produce eccellenza ma incassa poco: la qualità c’è, il racconto no.


Eppure, tra Sfax, Kairouan e il Sahel, gli ulivi non sembrano curarsi della geopolitica. Ogni autunno si ripete lo stesso rito: le reti distese a terra, le mani che colgono, il frantoio che geme. Il resto è cronaca economica: il calo dei prezzi internazionali, la concorrenza di Spagna, Grecia e Italia, la pressione delle esportazioni in “bulk”. Ma dietro questi numeri, l’olio tunisino conserva una purezza rara, un gusto netto, una densità che racconta la forza del Mediterraneo del sud.


Chi assaggia l’olio tunisino capisce che non è solo un prodotto agricolo. È un documento identitario. È la prova che un Paese può essere povero e generoso allo stesso tempo, disordinato e preciso, inaffidabile e poetico. Quest’anno, i produttori chiedono sostegno, ma la vera sfida è culturale: smettere di vendere solo quantità e iniziare a vendere storia. Raccontare il Paese attraverso il suo olio, con orgoglio e non con rassegnazione.


Così, mentre i grafici del Ministero dell’Agricoltura segnalano la discesa dei prezzi, nei villaggi gli agricoltori continuano a raccogliere con lo stesso ritmo antico, con lo stesso odore di terra e fatica. Non c’è crisi che possa spegnere quell’abitudine antica di spremere la luce dal frutto. Perché l’olio tunisino non è solo un mercato. È un modo di stare al mondo: lento, autentico, testardo.


E se il mercato globale oggi lo paga meno, chi lo conosce sa che vale di più. Perché la verità è che l’olio tunisino non si misura in dinari, ma in dignità. E quella, per fortuna, non è ancora quotata in borsa.

📌 Fonti:

Tunisie.co (giugno 2025), “Huile d’olive tunisienne : chute des prix et bond des exportations 2025”

OliveNews.it (settembre 2025), “Olive oil prices plummet in Tunisia, and Italy takes advantage”

La Presse.tn (maggio 2025), “Huile d’olive tunisienne : baisse des prix et domination du vrac à l’export”

Business News.tn (novembre 2024), “Le ministère de l’Agriculture révèle le prix de vente de l’huile d’olive”• WebManagerCenter (giugno 2025), “Huile d’olive tunisienne : les prix chutent de 49 % en 2025”

TunisieNumérique.com (ottobre 2025), “TND 3.6 billion in Tunisian olive oil export revenues by the end of September 2025”

Kapitalis.com (aprile 2025), “La Tunisie doit parer à la baisse des revenus d’exportation de l’huile d’olive”

✍️ Testo di Max Ramponi

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